Sono auto molto diverse tra loro e si rivolgono ad una clientela abbastanza diversa.
Alfa Romeo 159/Brera: Di progettazione totalmente differente (Brera doveva essere una sorta di Maserati Coupè), hanno finito per essere la stessa identica auto. Belle le linee di Giugiaro, di grande fattura il reparto sospensivo con schema a quadrilatero alto davanti, e multilink dietro. Purtroppo, ad una tenuta eccellente, si affiancano dei motori che, almeno nella prima parte della sua carriera, sono risultati fiacchi.
Molto male il 1,8 Opel d’accesso senza neanche l’iniezione diretta. Consumi alti e scarse prestazioni per i 1,9 JTS e 2,2 JTS anch’essi di derivazione GM. Non all’altezza del vecchio Busso il 3,2 Holden.
Meglio andavano i primi 1,9 JTDm da 150cv, molto di più i più recenti 2,0 JTDm da 170cv.
Le finiture sono abbastanza buone, eccetto qualche scricchiolio proveniente della plancia.
Va, da sé, infine, che la Brera è una 2+2, non una quattro posti.
P.S. La gasabilità dei propulsori ad iniezione diretta è tutta da verificare, cmq. Non tutti i propulsori (specie i più giovani ed evoluti) digeriscono il GPL.
Alfa Romeo Mito / Fiat Punto Evo: Anche qui c’è molto in comune, anche se il comportamento stradale è molto diverso. La piccola Alfa, monta all’anteriore le sospensioni contrattive, che a differenza di quelle di Punto limitano il rollio in curva. L’assetto più rigido completa il quadro, rendendo l’auto più precisa, ma anche più scomoda sulle sconnessioni. In più c’è il DNA, che aiuta a settare i parametri di motore/sterzo/centraline in base alle esigenze.
Se Mito deve essere, conviene acquistarla con dei motori più performanti come il 1,4 Multiair Turbo da 135 cv. Al contrario Punto Evo, può andar bene con motori più piccoli, come il 1,3 M-jet (se si fa un bel po’ di strada) o con il piccolo 0,9 Twinair bicilindrico, che pare vada piuttosto bene, consumando poco (se ci si dimentica qualche vibrazione di troppo). Sconsigliabile il 1,2 aspirato (soffre il peso e consuma di più)
Occhio che Punto Evo ha finiture superiori a quelle di Mito in alcuni particolari.
Renault Megane: Non digerisco molto la versione a cinque porte, mentre trovo molto interessante quella a tre. E’ una compatta come tante altre, rifinita bene e con buoni motori. Di sicuro sono ottimi il 1,4 TCe a benzina da 131 cv e il 1,5 Dci da 110 cv. Ha un comportamento stradale da berlina da famiglia, non sportivo. Storia diversa per la RS, che in pratica è un auto da competizione targata e una delle migliori trazioni anteriori sul mercato.
Hyundai I30: Un bel prodotto coreano, in linea con il resto del mercato. A livello tecnologico, però, non dice molto più di altre compatte. A livello telaistico, nemmeno. Valido il 1,6 CRDi da 115 cv e buone le prospettive sulla garanzia.
Se sei interessato a nuove tecnologie, consiglio di guardare a Toyota con la Auris HSD ibrida. Alle Seat Leon, Volkswagen Golf e Audi A3 di nuova generazione che pesano meno rispetto alle uscenti (e questo si traduce in consumi minori). Alla BMW Serie 1 F20, unica della categoria a trazione posteriore.
Se non ripudi l’idea Mazda, ci sarebbe la 3, una delle compatte più spaziose, ma anche tra le più divertenti da guidare. Anche lei pesa poco, ha ottimi motori diesel e benzina e un’affidabilità provata.