Ciao, provo a rispondere alla tua domanda, pur se ritrovo delle incongruenze nella formulazione. Cosa mai significa "il Mercedes è sempre il Mercedes"? Una riflessione del genere mi fa pensare che tu non abbia molta esperienza riguardo un veicolo e tutte le problematiche legate al suo utilizzo, soprattutto se si tratta di un mezzo ove l'elettronica e la sofisticazione tecnica la fa da padrone. Sacrosanta la risposta dell'account prima di me, ma è da tener presente che si tratta in massima parte delle vecchie "vere" Mercedes, quelle semplici semplici, senza tanti fronzoli come quelle attuali e soprattutto senza decine di centraline elettroniche, in pratica i 190 e i 250, in massima parte, specie quelli diesel (attenzione ho detto DIESEL non turbodiesel), quelli, per intenderci, con motore 2.500 e circa 75 cavalli, lente, questo sì, ma indistruttibili. Oggi ha poco senso prendere un turbodiesel qualora non si debba fare molta, ma molta strada. Indipendentemente dalla Casa costruttrice, le potenze sono aumentate esponenzialmente e, per conseguenza, sono calate in linea di massima le percorrenze possibili. In passato era la norma passare tranquillamente 500-700.000 km, arrivando anche al milione con le dovute accortenze ed un po' di manutenzione straordinaria. Oggi non è più così, in quanto un motore spinto dura di meno e questa è una regola fissa. I progettisti prevedono, con la dovuta manutenzione, circa 250.000 km di durata per un motore a nafta spinto come quelli attuali, una percorrenza ridicola per un diesel, seppure turbo, allineata, se non inferiore, ad un buon motore benzina. Poi non credo che tu abbia calcolato un punto fondamentale: i tagliandi ed il loro costo iperbolico. Hai pensato a quanto costi un tagliando ad una Classe C, specie con già 110.000 km sul groppone? Quindi si intende che con tutta probabilità tra poco (a meno che non sia stato già fatto ma è improbabile), ti ritroverai pure a far rifare la distribuzione. Oltretutto, da brava trazione posteriore, bisognerebbe controllare tutta la trasmissione. Poi c'è la questione elettronica. In genere è questa a decretare la fine di un modello obsoleto, in quanto le riparazioni (e ti dico, guasti ne ho visti e vissuti parecchi) superano spesso il valore del veicolo. Per dirti un esempio, la Volvo S80 di mio padre patì problemi alle centraline. Restava sempre accesa la spia della sonda lambda e il computer di bordo dava allarme. Sistemato questo difetto alla Volvo (centraline + sonda lambda + manodopera = oltre 1.500 euro), secondo te dopo funzionava? Macchè. L'elettronica è un qualcosa di tremendo, specie per le macchine vecchiotte e questa è un altro punto a favore dei vecchi 190 e 250. Erano semplici e, come diceva il grande Henry Ford, "Ciò che non è presente, a bordo di un'automobile, non può rompersi". Io ti consiglio di rivedere tale acquisto, tenendo pure presente che sono auto vecchie e con tutta probabilità, a meno di non vivere in campagna, inizieranno da subito i blocchi alla circolazione. Con quella cifra puoi prendere un bell'usato, ma che sia "fresco", diciamo un paio d'anni e max 30.000 km, per poter avere un minimo di tranquillità. Rischi altrimenti di spendere 9.000 euro per la macchina e un'altra piccola fortuna dal meccanico. Io la penso così. Sono sceso di livello e per 11.800 euro ho preso una Renault Twingo nuova, sicuramente non paragonabile affatto ad una Classe C, ma è nuova e con un motore turbo-benzina 16 valvole (Euro 5) che nel misto le sto dietro ad una Classe C (se non davanti). Ti saluto.